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Slow Jigging

sabato 11 agosto 2012
Slow Jigging

Una nuova tecnica facente parte dell'ormai intoccabile Vertical Jigging è lo SLOW JIGGING; già dal termine possiamo capire la modalità di utilizzo di questa tecnica. Infatti il movimento da imprimere alla nostra canna sarà molto più lento (slow) e delicato rispetto alla tecnica madre. Di conseguenza anche tutta l'attrezzatura asseconda la nuova tecnica ed il target dei pesci che andremo ad insidiare diminuirà, lasciando senza'altro il puro divertimento. Questo perché canna, mulinello, treccia, ecc... dovranno rispettare i canoni dello Slow Jigging con un ridimensionamento di tutta l'attrezzatura.

Attrezzatura:
La canna necessaria per questa tecnica possiede tutte caratteristiche diverse rispetto ad una canna da Vertical Jigging; il vero Slow Jigging si pratica esclusivamente con canne per mulinello rotante e presentano un'azione particolare, inzialmente di punta, necessaria per muovere gli slow jig, ma con un'eccellente riserva di potenza indispensabile per combattimenti a lunga durata e con predatori di grossa taglia. La loro potenza (Jig Weight) è molto varia; viene indicato solitamente il Best (meglio) che la canna riesce a gestire, ma di conseguenza le canne da Slow Jigging riescono a gestire jig anche più pesanti: ad esempio, una 90-150 grammi riesce a gestire jig fino a 300 grammi; in ogni caso dipende da marchio a marchio. Come PE, solitamente si utilizzano misure da 1.5 fino ad un massimo del 3; l'ideale sarebbe utilizzare un trecciato da 8 microbraided così che, seppur riducendo il diametro, non si debba diminuire il libraggio. Per quanto riguarda il mulinello sono pochi quelli disponibili in commercio; i veri mulinelli da Slow Jigging sono due: Shimano Ocea Jigger e Daiwa Saltiga. Se si desidera utilizzare un mulinello baitcasting si dovrà scegliere lo Shimano Curado Type-J (il mulinello perfetto dovrebbe recuperare almeno un metro ad ogni giro di manovella, ma l'importante è che recuperi almeno 80 centimenti) . Le esche sono davvero innovative e completamente diverse rispetto alle classiche da VJ e vanno da un minimo di 80 grammi fino a 400 grammi (per la pesca in Mediterraneo le misure perfette vanno da 80 a 250 grammi). Il tutto coordinato da circa 3-4 m di 0,47 di buon fluorocarbon per permettere un po' di elasticità e per rendere invisibile la nostra lenza.

Azione di pesca:
Per tutte le pesche che si rispettino anche lo Slow Jigging ha una sua tecnica di recupero completamente diversa dalle altre fin ora utilizzate. Il nostro obbiettivo è quello di recuperare 5-6 metri di treccia per poi rimandarla giù; in questi istanti l'esca avrà un movimento naturale ed oscillatorio sul fondo ed appena staccata dal fondo, così da richiamare tutte le specie che popolano queste zone, quali Paraghi, Dentici, Pesci San Pietro, ecc... Grazie all'azione della canna riusciremo ad imprimere all'esca la giusta azione mantenedo la canna ferma ed eseguendo il recupero con la sola manovella del mulinello. Ripetere questa azione per 4-5 volte, intervallandola con qualche piccola jerkatina, e quindi rimandare giù l'esca.

Una tecnica davvero innovativa ed avvincente, arrivata in Italia grazie al solito contributo dei nostri amici Giapponesi. Riducendo potenza della canna, del mulinello, della treccia e del fluorocarbon riusciremo ad insidiare delle prede davvero combattive divertendoci sempre piu'!


Relazione curata da Gabriele Della Chiesa

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